Nelle faq alcuni dei casi sui quali ci siamo confrontati più spesso con i clienti

Pubblicato il: 04/11/2021

L’obbligo di etichettatura ambientale per gli imballaggi è stato introdotto con il D. Lgs. 116/2020, in recepimento alle direttive europee sull’economia circolare. Il decreto Milleproroghe (D. Lgs. 183/2020) ne ha previsto una prima sospensione parziale, divenuta totale con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Conversione n. 69 del 2021, fino al 31 dicembre 2021. A partire dal giorno dopo, saranno obbligatorie l’etichettatura ambientale e l’ indicazione sul pack del corretto conferimento in raccolta differenziata. La materia, in questi mesi, ha continuato ad essere dibattuta. Nel corso del FORUM OneMorePack, ne abbiamo parlato insieme a Giulia Picerno di CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi. In un successivo webinar dello scorso luglio, CONAI ha interloquito con il Capo Dipartimento per la transizione ecologica e gli investimenti verdi del Ministero per la Transizione Ecologica, l’ing. Laura D’Aprile, che ha fornito ulteriori chiarimenti sul tema del digitale e su quello delle scorte. La norma sin da subito ha generato diversi dubbi interpretativi e di operatività, che ha richiesto numerosi approfondimenti per tutti gli operatori della filiera. In questo articolo, raccogliamo alcuni dei casi sui quali ci siamo confrontati più spesso con i clienti, fornendo le risposte che il CONAI ha raccolto nelle faq del tool e-tichetta, valido strumento per capirne qualcosa in più. ETICHETTARE L’UNITÀ MINIMA DI VENDITA Nel caso di confezioni multipack (non vendibili singolarmente) è sempre preferibile apporre l’etichetta su ciascuna componente del sistema di imballo. Quando non è possibile, l’etichettatura può essere riportata sull’unità di vendita (quindi sul multipack). Stessa cosa vale per quei prodotti confezionati singolarmente e forniti al canale B2B in imballaggi secondari come scatole di cartone. SE L’ASTUCCIO IN CARTA CONTIENE UN FLACONE O UN TUBETTO? Le etichettature ambientali (almeno la codifica alfanumerica come da Decisione 129/97/CE) dovrebbero essere apposte su ciascuna componente. Quando non è possibile, possono essere segnalate o sul corpo principale del sistema di imballo, o sull’etichetta o su altra componente che renda facilmente visibile l’informazione al consumatore finale.   Se le componenti sono separabili manualmente, ciascuna di queste deve necessariamente riportare la codifica alfanumerica come da Decisione 129/97/CE e le indicazioni sulla raccolta (quando il pack è destinato al consumatore finale). L’etichettatura ambientale, nel caso di un astuccio in carta contenente un flacone o un tubetto, deve fornire indicazioni su materiali e conferimento del packaging primario e di quello secondario. QUANDO SI VANNO AD ACCOPPIARE CARTONCINO TESO E CARTONE ONDULATO BISOGNA UTILIZZARE IL PAP 21 O PAP 20? Un imballaggio in cartone ondulato accoppiato a cartoncino che presenta la classica forma “ad onda” del cartone ondulato ha codifica PAP20. ANCHE LE SHOPPER VANNO ETICHETTATE? Sì, necessitano di etichettatura ambientale. Se i manici sono separabili manualmente dal corpo principale in carta, occorre riportare la codifica alfanumerica come da Decisione 129/97/CE (differente se in polipropilene, cotone e raso) e le indicazioni sulla raccolta.   L’ETICHETTATURA AMBIENTALE VA APPOSTA ANCHE SUGLI ESPOSITORI? Gli espositori devono obbligatoriamente riportare la codifica dei materiali di composizione, in conformità alla Decisione 129/97/CE. Tutte le altre informazioni, come quelle sul conferimento in raccolta differenziata, sono volontarie. COME GESTIRE LE SCORTE DI MAGAZZINO? È POSSIBILE ESAURIRLE? Le aziende potranno utilizzare le scorte di imballaggi finiti anche se vuoti, che non siano conformi all’obbligo di etichettatura, fino a loro esaurimento. Questo proprio per quei principi di economia circolare e ottimizzazione delle risorse alla base dell’introduzione dell’obbligo di etichettatura. POSSO USARE UN QRCODE O ALTRE SOLUZIONI DIGITALI PER LE INFORMAZIONI AMBIENTALI? Sì, sono soluzioni adottabili. Per  gli imballaggi destinati al consumatore finale, occorre riportare le istruzioni per consentirgli di leggere le informazioni ambientali obbligatorie tramite i canali digitali previsti  (App, QR code, siti web, ecc). PER APPROFONDIRE OneMorePack FORUM 2021 | Etichettatura ambientale del packaging: gli strumenti CONAI, speech di Giulia Picerno CONAI | Tool e-tichetta ambientale CONAI | Aggiornamenti sul tema del digitale e su quello delle scorte

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